La Barabbata

Marta-14 maggio

La Barabbata , i cui nomi ufficiali per la città di Marta sono Festa della Madonna del Monte o delle Passate è una festa particolare che coinvolge tutto il paese (Marta appunto, costa sud del Lago di Bolsena) e che culmina in due giornate di sfilate di gruppi in costume (solo uomini) rappresentanti dei vari mestieri popolari sia di terra che di lago, di pittoresche fiere ed eventi particolari.
Il clou della festa è la particolare processione del 14 maggio che culmina nel rito delle Passate. Si inizia con un raduno, cui partecipa tutto il paese alle 4,30 del mattino, svegliato dal rullo del Tamburino. La processione, che si terrà nella mattinata, parte dalla strada che costeggia il lago e raggiunge il piccolo Santuario della Madonna del Monte, dove è custodita una antica immagine della Vergine (dipinto quattrocentesco, di scuola fiorentina).
La processione è costituita principalmente da un corteo di carri, vistosamente addobbati (carichi degli attrezzi e dei prodotti della terra e del lago) composti e condotti dai rappresentanti delle categorie dei casenghi, bifolchi, villani e pescatori. Il corteo è aperto dai casenghi (abili cavalieri di Maremma) e dai bifolchi seguiti da pastorelli e preparatori di caciotte e ricotte che vengono distribuite agli astanti. Vengono poi i villani che spargono al suolo manciate di ginestre e, infine, i pescatori con le loro barche e reti da pesca. Chiudono il corteo otto uomini con pertiche piene di ciambelle e la banda musicale che intona gli inni sacri.
Giunti alla Chiesa della Madonna del Monteviene reso il grazie alla vergine per i prodotti offerti dalla terra e dal lago: i partecipanti, i rappresentanti di tutte le categorie, compiono un particolare rito. Per tre volte entrano nella chiesa, percorrono la navata, si inginocchiano nel ringraziamento alla Madonna. Queste tre passate sono il vero clou della festa che infatti è chiamata “Festa delle Passate”.
La giornata si conclude con varie manifestazioni in paese, nelle trattorie preparate o partecipando al cenone collettivo all’aperto. Qui si può trovare la “Sbroglia” (una zuppa di pesci lacustri), gli arrosti e il vino rosso locale (la Cannaiola di Marta).